giovedì 7 luglio 2011

Intervista a Nunzia Passaro



a cura di Valentina Turci



Nuovo giorno, nuova intervista. Ormai siamo vicini al giorno X, la Maratona fotografica "effe come foto" è alle porte e oggi conosciamo una delle partecipanti nella categoria "Amatoriali". Nunzia Passaro, classe 1988, sarà in gara il 16 Luglio per vincere uno dei premi in palio. Conosciamola meglio.


Come ti sei avvicinata la mondo della fotografia?

Mi sono avvicinata alla fotografia come un po’ la maggior parte degli appassionati/professionisti, ovvero per caso , passando al mondo “reflex” quando la compatta cominciava a starmi stretta. Nella mia famiglia la fotografia è sempre stata legata al “collezionare ricordi” e non un mezzo per esprimersi. Sono figlia della mia epoca, della tecnologia e del bombardamento di immagini e in questo caos provo a comunicare quel che io “vedo”.


Un giorno vorresti che diventasse il tuo lavoro?

Assolutamente si e buona parte dei miei sforzi convogliano in quella direzione.
Guardando le tue foto ho notato che ti piace molto fotografare i dettagli e costruire i soggetti che poi riporti nelle tue foto, hai un tuo stile ben preciso o sei ancora in fase di sperimentazione?
Credo non si finisca mai di studiare e sperimentare, per fortuna! Diciamo che sto trovando la mia strada e il mio modo di comunicare ma ho ancora davvero molto da imparare.


Le tue foto, inoltre, hanno un tono molto dark. A cosa è dovuto?

Ahahah beh non tutte fortunatamente. Dipende molto dal cosa mi trasmette quel che decido di fotografare e sono attirata tanto dai toni cupi e dai contrasti quanto dai colori vivi e vibranti .Anche il tono è parte fondamentale del “messaggio” veicolato dall’immagine.
Nella tua pagina di facebook affermi che poco importa se una foto è fatta bene o meno, questo perché ciò che riveli sono i tuoi pensieri, il tuo mondo intimo,infatti molte foto sono autoritratti. Da dove nasce il bisogno di raccontarsi come sei o di cosa vorresti essere?
Non è quello che intendevo, anzi! La mia era più una provocazione sul fatto che in un’epoca dove la realizzazione di buone immagini è alla portata di una fetta di popolazione molto più ampia che in passato, c’è bisogno di una riflessione più attenta e profonda sia sul mezzo di comunicazione scelto sia sulla comunicazione trasmessa. Se non credessi nel lavoro che c’è dietro una foto “fatta bene” farei meglio a cambiare strada.
Per quanto riguarda il bisogno di raccontarsi è strettamente connesso al mio modo d’essere. Sono una persona fondamentalmente timida e la difficoltà per quelli come me è trovare un mezzo per esprimersi, che li faccia sentire liberi e a proprio agio. Trovato il mezzo giusto si comincia a parlare anche troppo!


Qual è il tuo rapporto con Photoshop?

Photoshop è un mezzo dal potenziale enorme. Per quanto mi riguarda è l’evoluzione della camera oscura e mi aiuta ad ottenere l’immagine che voglio. Fondamentalmente la vedo in modo semplice. Quando si tratta di fotografia giornalistica sarebbe preferibile un approccio più fedele alla realtà mentre con la fotografia artistica ci si possono prendere più libertà.


Scopriamo meglio chi sei, quali sono le tue passioni, oltre la fotografia?

Moltissime!Musica, fumetti, animazione, cinema. Tutte però finiscono col riflettersi nel mio modo di fotografare.


Qual è la tua fonte d’ispirazione, sia nella vita che nella tua arte?

La mia fonte di ispirazione è nella realtà che mi circonda, filtrata dalla mia immaginazione . Sono i miei pensieri e quel che mi colpisce.


Il 16 Luglio parteciperai alla Maratona fotografica organizzata da “Effe Project”. Sarai nella categoria “Amatoriali” e dovrai affrontare otto temi, ancora sconosciuti. Cosa ti aspetti?Per te sarà un gioco o una vera e propria competizione?

Un gioco E una competizione! Affrontare i giochi con un pizzico di ambizione e “agonismo” non guasta mai e spinge a dare il meglio. Ma soprattutto divertendomi!


Qual è sarà il tuo approccio alla gara? Come pensi di costruire le tue idee e il set per vincere?

Con i due mezzi più potenti a mia disposizione. Osservazione e riflessione.


Ultima domanda, Effe come…?

Effe come Francesca Woodman (fotografa statunitense n.d.r.).


Se anche voi avete voglia di mettervi in gioco, iscrivetevi alla Maratona. Avete tempo fino al 9 Luglio.
(V. Turci)

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